Oggi risveglio a Cambridge a casa di Valentina. Colazione con Brownie, burro d’arachidi (per me!), doccetta e poi via in giro. Prima tappa Harvard e il suo splendido campus. Alle ragazze colpisce subito l’idea di un luogo aperto, dove entri, attraversi l’università, vai da un lato all’altro di Cambridge, ti imbatti in uno scoiattolo, scacchi giganti, tavoli da ping pong, persone che leggono bevendo un caffè, il tutto nella maniera più naturale possibile. E studenti da tutto il mondo che girano in bici e skate!
Dopo prendiamo la metro, direzione park street e dopo una bella passeggiatina al Boston Common ci dirigiamo verso downtown. Da qui proseguiamo verso la South Station, in prossimità della quale è ubicato il Consolato Italiano. Ci raggiunge Guglielma e in sua compagnia conosciamo tutto lo staff di questo pezzo d’Italia a Boston e il Vice Console Emilia Luciani che riesce non solo a presentare tutte le attività del Consolato, ma anche a far breccia nel cuore di Miriana e Ilaria che entrano subito in sintonia grazie alla simpatia e alla schiettezza del Vice Console. Siamo loro ospiti a pranzo, in un ristorante nel medesimo edificio con una vista mozzafiato. Continuiamo a scambiarci esperienze di vita e le nostre ragazze intrattengono i commensali spiegando in che modo vedere le raffiche sull’acqua e continuando a raccontare le loro storie e i loro desideri. Questo è l’ennesimo tassello che resterà sicuramente vivo nella loro memoria. Il Vice Console si complimenta per la determinazione “in punta di piedi” mostrata da Miriana e Ilaria e insieme a tutto il consolato le sprona a continuare così e a non mollare mai.
Ma si è fatta l’ora di scendere da questo grattacielo e raggiungere Giovanni e Marialuisa Saraceni che ci aspettano per stare assieme e accompagnarci al Courageous per l’ennesima esperienza. Ma prima passiamo per le spiagge a Sud di Boston dove grazie ad una bella giornata ventosa vediamo in acqua windsurf e kitesurf. Le ragazze cominciano a chiedermi quanti nodi ci fossero, preoccupate per una barca che non hanno mai visto. Ma le tranquillizzo visto che anche io uscirò in barca con loro (finalmente si galleggia sul serio!) Arriviamo al Courageous, regalo il nostro guidone al circolo e dopo un breve briefing usciamo in acqua sui Rhode 19. Questa è la loro prima volta su una barca d’altura. Ci sono raffiche a 25 nodi e decidiamo di dare una mano di terzaroli (oddio, cosa sono i terzaroli…. un modo per fare sbandare meno la barca). Mi convinco sempre di più dell’importanza di dare ai bambini una formazione quanto più completa possibile in mare, evitando l’eccesso di specializzazione. Ma fortunatamente le basi sono ottime, Miriana e Ilaria si muovono serenamente in barca e ascoltano con attenzione tutti i miei comandi nel corso dell’armo. Ed eccoci fuori. Tutto è stato bellissimo, ci siamo divertiti tantissimo, io forse più di loro, riusciamo a stare a nostro agio nonostante il traffico intenso nel canale e le condizioni abbastanza dure (e qualche ingaggio un po’ al limite da parte di qualcuno, ma non importa). E soprattutto le ragazze capiscono quanto mi piaccia e mi diverta stare in barca e non in gommone! Avremo fatto 5, 6 regate, riusciamo a posizionarci bene ad ogni prova, un paio di podi, ma quello che conta sono le nostre facce costantemente allegre come quelle di tre bambini. In mare non si può invecchiare! Rientriamo a terra ormai al buio, ormeggiamo a vela, sistemiamo tutto in maniera impeccabile, salutiamo tutti, qualcuno era tra l’altro un regatante anche del MIT che si ricordava delle due ragazze e voleva assolutamente condividere con loro qualche consiglio di strategia, ma come sempre siamo in ritardo sulla tabella di marcia: è già arrivata Nadia per accompagnarci a cena fuori assieme alla sua famiglia. La location questa volta è un ristorante marocchino. Mangiamo pietanze cotte in tajine con qualche titubanza da parte di Ilaria… ma questa esperienza deve insegnare loro anche l’esistenza di altro che non sia la pasta al sugo… su questo bisogna ancora lavorare un po’, ma il seme intanto cominciamo a seminarlo. Sono le 10.30, Nadia è gentilissima e ci accompagna in auto a casa di Valentina visto che ormai le ragazze sono stanchissime.
Rientriamo a casa, saluti veloci e subito a nanna. Domani si regata al mattino al Community Boating!