La giornata di ieri, sabato 8 giugno, è iniziata presto per una piccola delegazione di bambini, in rappresentanza della Scuola Vela Mascalzone Latino. Partiti da Napoli alle volta di Roma alle 7.40 con un Frecciarossa, i cui biglietti ci sono stati gentilmente omaggiati dalle Ferrovie dello Stato, poco prima delle 9.00 ci siamo ricongiunti con Vincenzo ed il resto del gruppo, formato dai bambini provenienti da Genova e quelli che arrivavano dalla Sardegna. Da Termini, un altro Frecciarossa ci ha portati direttamente al Vaticano per incontrare Papa Francesco e consegnargli il nostro “ponte d’oro in un mare di luce”, rappresentato da un modellino di barca a vela carica dei pensieri, sogni e speranze dei nostri ragazzi.
I bambini erano emozionatissimi e non avrebbero rinunciato per nulla al mondo a questa unica occasione di essere ricevuti personalmente proprio da Lui. Papa Francesco, in una quotidianità ormai infernale dove l’odio e l’egoismo sembrano prendere il sopravvento, rappresenta il magnete che orienta gli animi verso la compassione per il prossimo.
In quanto direttrice di questo ambizioso progetto, non posso esimermi dall’interrogarmi quotidianamente sulle scelte educative da intraprendere per fare in modo che questi bambini diventino adulti, consapevoli del proprio ruolo nella comunità in cui vivono. La virtù della misericordia e dei valori cristiani, mai come oggi, ci mostrano la rotta da seguire.
I piccoli Mascalzoni si sono preparati a questo giorno con la voglia di voler essere lì e condividere i ricordi, per fortuna più lontani, dei brutti momenti dell’alluvione in Sardegna. E quelli più recenti della caduta del ponte Morandi.
Il loro entusiasmo e la gioia dell’incontro che ho visto chiaramente trasparire nei loro occhi dà speranza anche a noi, al Presidente Onorato e a tutti coloro che lavorano dietro le quinte di questa scuola di vita. Abbiamo ora 10 bambini pieni di luce che, sono sicura, sapranno illuminare gli altri nel loro cammino.